«Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni». Con queste parole il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha annunciato la morte di Joseph Ratzinger. Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli. I funerali, preseduti da Papa Francesco, saranno celebrati giovedì 5 gennaio, alle 9.30, in Piazza San Pietro.
I primi anni e il sacerdozio
Joseph Ratzinger è nato a Marktl am Inn, in Germania, il 16 aprile dell’anno 1927. Suo padre era un commissario della gendarmeria, la madre era figlia di artigiani e, prima di sposarsi, aveva fatto la cuoca in diversi alberghi. Ratzinger ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza a Traunstein, una piccola città vicino alla frontiera con l’Austria. Verso la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, fu arruolato nei servizi ausiliari antiaerei. Dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia presso la Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e presso l’Università di Monaco. Il 29 giugno dell’anno 1951 è stato ordinato sacerdote. Un anno dopo, don Joseph ha iniziato la sua attività didattica nella medesima Scuola di Frisinga dove era stato studente. Nel 1953 si è laureato in teologia.
L’insegnamento e la carriera ecclesiastica
Dopo un incarico di dogmatica e di teologia fondamentale presso la Scuola superiore di Frisinga, egli ha continuato la sua attività di insegnamento a Bonn (1959-1969), a Münster (1963-1966) e a Tubinga (1966-1969). Dal 1969 è professore di dogmatica e di storia dei dogmi presso l’Università di Ratisbona dove ha ricoperto anche l’incarico di Vice Preside dell’Università.
Il 25 marzo 1977 Papa Paolo VI lo ha nominato Arcivescovo di München und Freising. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 28 maggio dello stesso anno. Joseph Ratzinger ha scelto come motto episcopale: «Collaboratori della Verità». Sempre Papa Montini lo ha creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 27 giugno 1977.
Il 25 novembre 1981 Giovanni Paolo II lo ha nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. È divenuto anche Presidente della Pontificia Commissione Biblica e della Commissione Teologica Internazionale. Sino all’elezione alla Cattedra di Pietro egli è stato Membro del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni per le Chiese Orientali, per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per i Vescovi, per l’Evangelizzazione dei Popoli, per l’Educazione Cattolica; del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani; della Pontificia Commissione per l’America Latina e della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”.
L’elezione al Soglio pontificio
Al Cardinale Ratzinger sono state affidate le meditazioni della Via Crucis 2005 celebrata al Colosseo. Giovanni Paolo II, stretto al Crocifisso, in una struggente “icona” di sofferenza, ha ascoltato in silenzioso raccoglimento le parole di colui che sarebbe divenuto il suo Successore sulla Cattedra di Pietro. Le riflessioni di Joseph Ratzinger sono rimaste impresse nelle coscienze di molti: «Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!». Venerdì 8 aprile egli, in qualità di Decano del Collegio Cardinalizio, ha presieduto la Santa Messa esequiale di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro.
Benedetto XVI, nel corso del suo pontificato, ha posto i temi della povertà e dell’Africa, dei giovani, dell’ecumenismo e dell’annuncio della fede al mondo ormai secolarizzato. Per primo ha intrapreso una dura lotta contro la pedofilia nella Chiesa. Infine, l’11 febbraio del 2013 la decisione di lasciare il Pontificato. Prima di lui occorre risalire a Gregorio XII il 4 luglio 1415 per trovare un Papa dimissionario.