venerdì, Aprile 19, 2024

Zanzibar: italiana arrestata con «accuse infondate»

Francesca Scalfari e Simon Wood da più di 10 giorni si trovano rinchiusi in carcere in Zanzibar con l'accusa di riciclaggio di denaro falso.

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Francesca Scalfari e suo marito Simon Wood da 15 anni vivono a Zanzibar. Il 7 giugno sono stati arrestati. I due gestivano lo Sherazad Boutique Hotel. Contro di loro ci sono 13 accuse che si riferiscono a una causa civile, intentata da una coppia di ex soci italiani. A queste accuse si sono aggiunte quelle di riciclaggio di denaro e falso. Per il riciclaggio non è prevista una cauzione e i due rischiano fino a 20 anni di carcere. Francesca è in cella con altre sei detenute, Simon con 200 prigionieri. La coppia è riuscita a far partire per l’Italia il figlio Luca di 11 anni, che ha raggiunto da solo i nonni materni. La richiesta di visita consolare avanzata dall’ambasciatore Marco Lombardi è stata rifiutata.

L’appello

Marco Scalfari, fratello di Francesco, ha scritto: «Ora più che mai necessito del vostro aiuto. Un semplice gesto quello di far sapere a tutta Italia ciò che stanno passando mia sorella Francesca Scalfari e mio cognato Simon Wood in Zanzibar, la terra che per più di 15 anni è stata ed è la loro casa, il loro lavoro, i loro amici , la loro famiglia, il loro sogno che con grandi sforzi si stava realizzando. Da più di 10 giorni si trovano rinchiusi in carcere con accuse infondate, accuse cui avrebbero opposto una difesa leale, certa. Imprigionandoli gli hanno negato questa possibilità e tutto questo per volere di qualcuno che inspiegabilmente non concede neanche la possibilità di accedervi a nessuno per fargli visita per un supporto morale ed accertarsi del loro stato fisico e mentale. Neanche a me, suo fratello!

Un carcere con criminali veri. Un carcere dove il rischio di malattie virali è altissimo. Tutto questo contro ogni legge governativa e contro ogni diritto umano. Il mio è un appello: che tutti, tanti, possano contribuire condividendo per far sì che aumentino il numero di persone iscritte a questa pagina creata con l’intento di far capire alle “autorità locali” che non sono soli e che i metodi e le regole che inspiegabilmente hanno attuato sono disumane».

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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