lunedì, Aprile 29, 2024

Myanmar, triplicate le vittime causate da mine e ordigni inesplosi

Nel 2023, in Myanmar, ci sono state 1.052 vittime civili accertate a causa di incidenti provocati da mine e ordigni esplosivi.

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Nuovi dati diffusi dall’UNICEF rivelano un allarmante aumento delle vittime civili causate dall’uso di mine e altri ordigni esplosivi utilizzati nel conflitto in Myanmar.

dati diffusi dall’UNICEF in occasione della Giornata Internazionale per la sensibilizzazione e l’assistenza sulle mine mostrano che nel 2023 ci sono state 1.052 vittime civili accertate a causa di incidenti provocati da mine e ordigni esplosivi. Il dato è quasi il triplo rispetto a quello registrato nel 2022. Oltre il 20% delle vittime erano bambini.

Con l’estendersi del conflitto in Myanmar negli ultimi mesi, quasi tutti gli Stati e le regioni del Paese sarebbero stati contaminati dalle mine. Il Myanmar è ora tra i Paesi più contaminati da mine e ordigni esplosivi a livello mondiale. Come sottolineato dall’UNICEF, i bambini sono particolarmente vulnerabili alle mine, poiché hanno meno probabilità di riconoscerle e possono non essere consapevoli dei loro pericoli. In Myanmar, le mine terrestri sono usate indiscriminatamente da tutte le parti in causa in un conflitto. La guerra, fino ad oggi, ha provocato lo sfollamento di oltre 2,8 milioni di persone.

Nel 2023, l’UNICEF ha raggiunto 138.855 persone in Myanmar con interventi di prevenzione delle mine o di altre armi esplosive e di assistenza ai sopravvissuti. Per il 2024, l’UNICEF chiede 208,3 milioni di dollari per fornire assistenza salvavita e servizi essenziali ai 3,1 milioni di bambini e famiglie più colpite dalla crisi in corso.

«In Myanmar vi è una possibile violazione del diritto internazionale umanitario»

«L’uso delle mine terrestri non solo è riprovevole, ma può costituire una violazione del diritto internazionale umanitario», ha dichiarato Debora Comini, Direttrice regionale dell’UNICEF per l’Asia orientale e il Pacifico. «È imperativo che tutte le parti in conflitto diano priorità alla sicurezza e al benessere dei civili, in particolare dei bambini, e adottino misure immediate per fermare l’uso di queste armi indiscriminate», ha aggiunto.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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