lunedì, Ottobre 7, 2024

“Carovana solidale”, una delegazione italiana al valico di Rafah

Dal 3 al 6 marzo una delegazione di operatori umanitari, parlamentari e giornalisti si recherà in Egitto, presso il valico di Rafah.

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Dal 3 al 6 marzo una delegazione di operatori e operatrici umanitari, 16 parlamentari, 13 giornaliste e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale si recherà in Egitto per raggiungere il valico di Rafah. L’iniziativa è promossa dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Rete AOI), nell’ambito della campagna #EmergenzaGaza, in collaborazione con Amnesty International Italia, ARCI e Assopace Palestina.

L’appello della delegazione è per il cessate il fuoco immediato, affinché riprenda l’azione diplomatica internazionale sotto la regia delle Nazioni Unite. La delegazione sostiene con determinazione la richiesta delle organizzazioni umanitarie e della Corte Internazionale di Giustizia, perché si consenta l’ingresso degli aiuti e l’operato umanitario. Obiettivo della delegazione italiana è quello di testimoniare la vicinanza alla popolazione di Gaza sotto assedio e dimostrare che è possibile fare qualcosa di concreto.

La delegazione incontrerà a Il Cairo organizzazioni della società civile, difensori dei diritti umani, agenzie delle Nazioni Unite, oltre alle rappresentanze diplomatiche italiane in loco. Successivamente, si recherà ad Al Arish per seguire il percorso dei container di aiuti umanitari realizzati grazie alla raccolta fondi #EmergenzaGaza. Infine, raggiungerà il valico di Rafah per incontrare le organizzazioni umanitarie che si stanno spendendo per cercare di inviare aiuti essenziali dentro la Striscia.

«Il Governo condanni l’occupazione della Palestina»

Come sottolineato da Amnesty, «l’assalto militare israeliano sta causando distruzione, pericolo, terrore e sofferenza tali da rendere impossibile per il sistema umanitario internazionale organizzare una risposta sicura per salvare vite umane». Le realtà promotrici invitano il governo italiano «ad agire perché il cessate il fuoco sia permanente e si fermi il massacro in atto, sospendendo l’acritico sostegno alla politica del governo israeliano, che lo rende complice della tragedia in atto. Il governo e il Parlamento devono fare tutto ciò che è in loro potere per prevenire ulteriori offensive militari e creare un ambiente favorevole ai negoziati e al dialogo. In questo quadro va affrontata anche la questione del rilascio degli ostaggi israeliani. Deve essere garantita ai civili, coloro che pagano sempre il prezzo più alto nei conflitti, la protezione da minacce e violazioni del diritto umanitario internazionale».

«Oggi più che mai è necessario che la comunità internazionale condanni l’occupazione israeliana in Palestina, contrasti l’impunità di Israele di fronte alla continua violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Sono passaggi essenziali per creare un percorso sostenibile e concreto verso dei negoziati di pace che vengano condotti nel quadro della legalità internazionale».

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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