Dimissioni di Draghi: tutto rinviato a mercoledì

Le motivazioni che hanno portato Sergio Mattarella a non accettare le dimissioni di Draghi, la rissa in CdM, la provocazione della Russia.

«Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica non ha accolto le dimissioni e ha invitato il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica». Questo il comunicato stampa della Presidenza della Repubblica, pubblicato dopo l’incontro tra Sergio Mattarella e Mario Draghi.

Il Presidente Draghi, come aveva precedente comunicato al Consiglio dei Ministri, ha comunicato al Capo dello Stato la propria intenzione di dimettersi. Mattarella ha respinto le dimissioni poiché Mario Draghi ha ancora la fiducia delle Camere. L’astensione odierna del Movimento 5 stelle non è un elemento sufficiente per consentire al Garante della Costituzione di accettare le dimissioni del Presidente del Consiglio. La crisi va dunque parlamentarizzata. Inoltre, nei prossimi giorni sono previsti degli importanti negoziati con l’Algeria per l’acquisto di gas. È necessario che la Repubblica si presenti all’appuntamento con un Presidente del Consiglio in carica.

Rissa in Consiglio dei Ministri

Riportiamo il racconto dell’AdnKronos sulla lite tra il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e quello della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, avvenuta durante il Consiglio dei Ministri di oggi. «Il responsabile del Lavoro, Andrea Orlando, chiede al presidente del Consiglio di ripensarci, lo invita ad un supplemento di riflessione. Borbotta il responsabile del Mite, che invita Orlando a stare nel suo, anche di fronte alla situazione complicata che si è venuta a creare, con l’emergenza gas che incombe. Proprio per questo, gli avrebbe risposto Orlando, è il caso di insistere affinché Draghi ci ripensi, evitando un salto nel buio potenzialmente drammatico per il Paese. Cingolani sbotta: “Hai fatto il gioco di Conte”, facendo salire il livello di tensione. Lite sedata, anche perché si tratta di un momento particolarmente sentito da tutti».

Lo sberleffo russo

L’ex presidente della Federazione russa ed ex premier, Dmitri Medvedev, sul proprio canale Telegram ha pubblicato una foto che ritrae Mario Draghi accanto al premier britannico uscente Boris Johnson. Medvedev lancia una provocazione: chi sarà il prossimo leader occidentale ad uscire dalla politica?

La foto pubblicata da Dmitri Medvedev
Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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