Putin mette in allerta il sistema difensivo nucleare

Putin: "La scelta dopo le dichiarazioni aggressive della NATO". A breve un incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina in Bielorussia.

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare in ottica difensiva. In un incontro con il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, e il capo di stato maggiore, Valeri Gerasimov, Putin ha ordinato la messa in “regime speciale di servizio da combattimento” delle forze di deterrenza dell’esercito russo. Tra queste vi sono anche le armi nucleari.

I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli. Ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese“, ha spiegato Putin. L’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che la scelta di Putin “dimostra che il leader russo sta aggravando il conflitto in un modo che è inaccettabile“.

Si tenta di negoziare

Intanto, in Bielorussia si incontreranno le delegazioni russa e ucraina per dei colloqui di negoziazione. La scelta dell’Ucraina di inviare una delegazione in Bielorussia è giunta dopo una telefonata tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko. Il presidente Zelensky ha comunicato la decisione di far incontrare la delegazione ucraina con la delegazione russa “senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat. Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina“.

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dichiarato che “non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio. Non è questo l’obiettivo della nostra lotta. Kiev ascolterà ciò che la Russia ha da dire e discuterà del ritiro dei soldati russi dall’Ucraina per porre fine all’occupazione. Dopo diverse battute d’arresto subite dall’esercito russo, hanno annunciato di essere pronti a discutere senza precondizioni. Questa è una vittoria per l’Ucraina. Il blitz russo è fallito, non hanno raggiunto alcun importante obiettivo strategico. Stiamo sanguinando, ma stiamo infliggendo perdite disastrose ai russi“.

In mattinata, Zelensky aveva rifiutato l’offerta di negoziare in Bielorussia. “Certo, vogliamo la pace. Vogliamo incontrarci, vogliamo la fine della guerra. Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku. Queste le città che abbiamo offerto alla parte russa”, aveva detto Zelensky. “Qualsiasi altra città va bene, qualsiasi paese dove i missili non volano“.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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