Il 20,1% degli italiani a rischio povertà nel 2021

In Italia 11 milioni e 800 mila individui sono a rischio povertà. Il dato è in miglioramento al Sud e al Centro e in aumento al Nord.

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Secondo l’Istat, nel 2021 il 20,1% delle persone residenti in Italia è stato a rischio di povertà. Si tratta di 11 milioni e 800 mila individui. Queste persone hanno avuto un reddito netto inferiore al 60% di quello mediano. A livello nazionale, la quota rimane stabile rispetto ai due anni precedenti (20% e 20,1% rispettivamente nel 2020 e nel 2019). Si osserva un miglioramento nel Mezzogiorno e al Centro e un aumento del rischio di povertà nel Nord.

Il 5,6% della popolazione, circa 3 milioni e 300 mila individui, si trova in condizioni di grave deprivazione materiale. Questa parte della popolazione presenta almeno quattro dei nove segnali di deprivazione individuati dall’indicatore Europa 2020. Il valore è più basso rispetto a quello dei due anni precedenti (5,9% nel 2020 e 7,4% nel 2019). L’11,7% degli individui vive in famiglie a bassa intensità di lavoro, ossia con componenti tra i 18 e i 59 anni che hanno lavorato meno di un quinto del tempo. La percentuale è in aumento rispetto all’11% dell’anno precedente e al 10% del 2019.

La popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale, ovvero la quota di individui che si trova in almeno una delle suddette tre condizioni riferite a reddito, deprivazione e intensità di lavoro, è pari al 25,4%. Il dato è stabile rispetto al 2020 (25,3%) e al 2019 (25,6%). Il Mezzogiorno rimane l’area del Paese con la percentuale più alta di individui a rischio di povertà o esclusione sociale (41,2%), stabile rispetto al 2020 (41%) e in diminuzione rispetto al 2019 (42,2%). In questa ripartizione, aumenta la quota di individui che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa e diminuisce quella degli individui a rischio di povertà. La riduzione del rischio di povertà o esclusione sociale riguarda in particolare la Puglia e la Sicilia. Il dato è in sensibile aumento in Campania per l’incremento della grave deprivazione e della bassa intensità lavorativa.

Nel triennio 2019-2021 il rischio di povertà o esclusione sociale si riduce anche nel Centro (21% contro 21,6% del 2020 e 21,4% del 2019). Nel Nord-est, questo indicatore peggiora nel 2021 (14,2% rispetto al 13,2% del 2020 e del 2019), nel Nord-Ovest, il rischio di povertà o esclusione sociale riguarda il 17,1% degli individui.

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Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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