Il bisticcio tra Draghi e Conte e le lacrime di Taverna

Le assurde richieste di Sua Maestà Mario Draghi a Beppe Grillo "l'Elevato", la difesa di Giuseppe Conte, la disperazione di Paola Taverna.

Il G7, il vertice Nato e la rimozione di Giuseppe Conte dalla guida del Movimento 5 Stelle: questi gli importanti impegni e le fondamentali battaglie sostenuti dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle ultime ore. In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, Domenico De Masi ha rivelato i rapporti tra Beppe Grillo e Mario Draghi: «Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo». Il fondatore del Movimento 5 Stelle avrebbe anche detto al sociologo: «Io e il premier ci capiamo, siamo tutti e due dei nonni».

Giuseppe Conte si è detto sconcertato e ha dichiarato: «Grillo mi aveva riferito di queste telefonate, vorrei chiarire che siamo una comunità, lavoriamo insieme. Trovo sinceramente grave che un premier tecnico che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono per altro. Il nostro atteggiamento, che ho sempre definito leale, costruttivo, corretto nei confronti del governo, non cambia neppure di fronte a episodi che reputo così gravi. Perché il nostro obiettivo non è sostenere Draghi, il nostro obiettivo è sostenere e tutelare gli interessi degli italiani.

Io personalmente e il Movimento siamo sotto attacco, perché alcune posizioni non rientrano nel pensiero diffuso, dominante. Qui sono in gioco i valori della democrazia. Le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche. Sbaglierebbe qualcuno che può godere o sghignazzare di questi passaggi. Lo voglio dire non tanto all’esterno ma all’interno, dal primo agli ultimi dei nostri iscritti. E sapete che ultimamente le iscrizioni sono aumentate a dismisura rispetto ai trend tradizionali. Sappiate, cari iscritti, che la nostra forza morale, la nostra integrità, la convinzione nelle nostre idee è più forte di tutto. Siamo qui non per delle poltrone, ma per difendere i bisogni degli italiani, in particolare di quelli che non hanno voce, che non votano tradizionalmente. Ecco, questa forza non ce la toglie nessuno».

«Ci siamo parlati con Conte poco fa, abbiamo cominciato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto. Avevo cercato Conte questa mattina, mi ha richiamato lui. Il governo non rischia». Lo ha detto il premier Mario Draghi a margine del vertice Nato a Madrid.

Le lacrime di Paola Taverna

Tra le chat dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle è stato diffuso un post attribuito alla senatrice M5s Paola Taverna. Questo il contenuto: «Succedono cose inverosimili. Succedono cose inimmaginabili e spesso senza un perché. Beppe insieme a Gianroberto ci hanno regalato un sogno, un’alternativa valida ad un sistema politica marcio. Ora ci si chiede il perché… perché sta succedendo questo Beppe? Perché stai delegittimando il nostro capo politico? Il Movimento non è di tua proprietà, il Movimento lo abbiamo costruito tutti insieme mettendoci tempo, fatica e denaro. Questa volta Beppe ci devi dare delle spiegazioni valide a tutto questo. Noi siamo con Giuseppe Conte».

Il post è stato cancellato e Taverna, in lacrime, all’agenzia Adnkronos ha dichiarato: «Ho allontanato l’autore dal mio staff. Era un post destinato alla sua pagina personale. Sono disperata».

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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