giovedì, Dicembre 12, 2024

Che cos’è l’acquis di Schengen

Il 27 novembre 1990 l'Italia entra a far parte dell'acquis di Schengen, che regola la libera circolazione all'interno dello Spazio Schengen.

Condividi

L’acquis di Schengen è l’insieme di norme e di accordi che regolano la libera circolazione dei cittadini all’interno dello Spazio Schengen. È stato integrato nel quadro dell’Unione europea nel 1999 ed è diventato legislazione dell’Unione Europea.

Il 14 giugno 1985, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi firmarono l’accordo di Schengen, stabilendo l’eliminazione progressiva dei controlli alle frontiere interne e l’introduzione della libertà di circolazione per tutti i cittadini dei paesi firmatari, di altri paesi dell’Unione europea e di alcuni paesi terzi. L’accordo prende il norme della località lussemburghese in cui è stato firmato. Il 19 giugno 1990 gli stessi cinque paesi siglarono la Convenzione di Schengen, che completa l’accordo e definisce le condizioni e le garanzie inerenti all’istituzione di uno spazio di libera circolazione. La convenzione è entrata in vigore nel 1995.

Cosa stabilisce l’acquis di Schengen

All’interno dello spazio Schengen i cittadini possono muoversi liberamente senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. Il compito di controllare gli accessi e di assegnare i visti è affidato agli stati membri che si trovano ai confini dell’area Schengen. L’aquis di Schengen prevede anche la cooperazione e la condivisione dei dati tra le forze di polizia degli stati membri per combattere la criminalità organizzata e il terrorismo. Le forze di polizia di uno stato possono intervenire sul territorio di uno stato che ha sottoscritto l’acquis di Schengen. L’intervento è limitato all’arresto di un soggetto in caso di flagranza di reato o a condizioni di emergenza.

Gli stati membri hanno la possibilità di reintrodurre dei controlli eccezionali e temporanei. Possono farlo in presenza di una “minaccia grave per l’ordine pubblico e la sicurezza interna” o in risposta a “gravi lacune relative al controllo delle frontiere esterne”. Quindi, l’accordo può essere sospeso solo per un periodo di tempo limitato per rafforzare le misure di sicurezza o nel caso di importanti eventi sul territorio di uno stato. L’Italia ha sospeso l’acquis di Schengen durante il G8 di Genova del 2001, il G8 dell’Aquila del 2007 e il G7 di Bari e Taormina del 2017. Dal 17 marzo 2020 l’acquis di Schengen è sospeso a causa della pandemia di Covid-19. La frontiera esterna dello Spazio Schengen è lunga più di 50mila km.

Gli stati aderenti

Oggi ventisei paesi europei, di cui ventidue dei ventisette Stati membri, fanno parte dello spazio Schengen. L’Italia ha aderito il 27 novembre 1990, il Portogallo, la Spagna e la Grecia nel 1992, l’Austria nel 1995. Dello spazio Schengen fanno parte anche quattro stati non membri dell’Unione Europea (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). L’Irlanda è il solo stato membro dell’Unione Europea a non rientrare nell’area Schengen. Partecipa alla cooperazione tra forze di polizia e alla cooperazione giudiziaria in materia penale ma mantiene i controlli alle frontiere con i paesi Schengen. Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania fanno parte dello spazio Schengen, ma mantengono i controlli alle frontiere.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

Sullo stesso argomento

Simili

Dello stesso autore