L’omofobo putiniano alla guida della Camera

Il centrodestra ha eletto Lorenzo Fontana alla Presidenza della Camera. Un omofobo amico di Putin è la terza carica dello Stato.

Lorenzo Fontana, deputato della Lega, è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati. Fontana ha ricevuto 222 voti ed è stato sostenuto dall’intero centrodestra. I votanti sono stati 392. Guerra, sostenuto dal centrosinistra, ha ottenuto 77 voti, De Raho (M5s) ha ottenuto 52 voti, Richetti (Azione-Italia Viva) 22. Le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.

Appena iniziata la quarta votazione per eleggere il presidente della Camera, i deputati del Partito democratico Rachele Scarpa, Sara Ferrari e Alessandro Zan hanno esposto uno striscione che recava la scritta «No a un presidente omofobo pro Putin». Nel 2018, l’attuale Presidente della Camera ha pubblicato il libro La Culla vuota della civiltà. All’origine della crisi, scritto con l’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Pubblichiamo due sue citazioni: «Unioni gay e immigrazione di massa cancellano il popolo italiano». «Se trent’anni fa la Russia, sotto il giogo comunista, materialista e internazionalista, era ciò che più lontano si possa immaginare dalle idee identitarie e di difesa della famiglia e della tradizione, oggi invece è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società».

Il centrodestra ha eletto un neofascista alla Presidenza del Senato della Repubblica e un omofobo putiniano alla guida della Camera dei Deputati.

Il profilo

Nel 2009 e nel 2014, Lorenzo Fontana è stato eletto parlamentare europeo. È stato vicesindaco e assessore della città di Verona. Nel novembre del 2017 si è espresso negativamente circa la delibera della Corte Costituzionale federale tedesca che ha garantito il riconoscimento della condizione delle persone intersex. Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto alla Camera. Ha ricoperto il ruolo di Ministro per la famiglia (tradizionale) e le disabilità nel Governo Conte I. Nel luglio 2018 Fontana ha chiesto l’abolizione della legge Mancino, provvedimento che sanziona gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista. Nel Governo Conte I ha anche ricoperto l’incarico di Ministro per gli affari europei.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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