giovedì, Ottobre 10, 2024

Pandemia, due terzi delle famiglie con bambini hanno perso reddito

Tre quarti delle famiglie con 3 o più figli hanno avuto una riduzione del reddito, rispetto al 68% delle famiglie con 1 o 2 bambini.

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Due terzi delle famiglie con bambini hanno perso reddito dall’inizio della pandemia da COVID-19. Lo rivela un rapporto realizzato da UNICEF e dalla Banca Mondiale. Un’analisi realizzata utilizzando i dati provenienti da 35 paesi mostra che le famiglie con 3 o più figli hanno avuto maggiori probabilità di perdere il reddito. Oltre tre quarti delle famiglie con 3 o più figli hanno avuto una riduzione dei guadagni, rispetto al 68% delle famiglie con 1 o 2 bambini. A causa della perdita di reddito, gli adulti in una famiglia con bambini su 4 sono rimasti per un giorno o più senza cibo. Gli adulti in quasi la metà delle famiglie con bambini hanno dichiarato di aver saltato un pasto a causa della mancanza di denaro.

I modesti progressi raggiunti per ridurre la povertà minorile negli ultimi anni rischiano di andare perduti in tutto il mondo. Le famiglie hanno subito perdite di portata impressionante. Mentre lo scorso anno l’inflazione ha raggiunto il suo livello più alto da anni, oltre due terzi delle famiglie con bambini avevano meno soldi. Le famiglie non possono acquistare alimenti o servizi sanitari di base, non possono permettersi un alloggio. È una situazione terribile e le famiglie più povere vengono spinte sempre più in povertà” ha dichiarato Sanjay Wijesekera, Direttore del Gruppo dei Programmi dell’UNICEF.

Compromessa la formazione dei bambini

Nel 40% delle famiglie, i bambini non sono stati coinvolti in nessuna forma di attività scolastica mentre le scuole erano chiuse. “L’interruzione dei servizi scolastici e sanitari per i bambini, insieme alle ingenti e impreviste spese sanitarie, che colpiscono più di 1 miliardo di persone, potrebbero frenare lo sviluppo del capitale umano, i livelli di istruzione, salute e benessere di cui le persone hanno bisogno per diventare membri produttivi delle società“, ha dichiarato Carolina Sánchez-Páramo, Direttore Globale per la Povertà e l’Equità della Banca Mondiale. “Questo potrebbe comportare un aumento della disuguaglianza per le generazioni a venire, rendendo meno probabile che i bambini facciano meglio dei loro genitori o nonni“.

Il rapporto mostra che prima del COVID-19, 1 bambino su 6 nel mondo viveva in condizioni di povertà estrema. Le famiglie di appartenenza sopravvivevano con meno di 1,90 dollari al giorno. Oltre il 40% viveva in condizioni di povertà moderata e circa 1 miliardo di bambini viveva in condizioni di povertà multidimensionale nei paesi in via di sviluppo. Un dato che è aumentato del 10% a causa della pandemia.

L’UNICEF e la Banca Mondiale esortano a una rapida espansione dei sistemi di protezione sociale per i bambini e le famiglie. Questo supporto, che comprende trasferimenti in denaro e l’universalizzazione degli assegni familiari, rappresenta un investimento fondamentale che può aiutare le famiglie a sollevarsi dalle difficoltà economiche e a prepararsi a shock futuri. Dall’inizio della pandemia, oltre 200 paesi hanno introdotto misure di protezione sociale. La Banca Mondiale ha supportato i paesi con circa 12,5 miliardi di dollari per implementare queste misure, raggiungendo circa 1 miliardo di persone nel mondo.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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