giovedì, Dicembre 12, 2024

Autonomia differenziata e Università: intervista a Tilde Minasi

Tra i temi trattati da Tilde Minasi, l'Autonomia differenziata, lo Ius Scholae, il voto fuorisede, le politiche su scuola e università.

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Pubblichiamo un estratto dell’intervista realizzata a Tilde Minasi nell’ambito della rassegna Piazza Parlamento in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. Tilde Minasi è candidata della Lega al Senato della Repubblica nei collegi Calabria-U02 e Calabria P-01.

Il centrodestra intende attuare il percorso già avviato per il riconoscimento delle Autonomie, attuare la legge sul federalismo fiscale e valorizzare del ruolo degli enti locali. Cosa risponde a chi sostiene che un aumento dell’autonomia degli enti locali porterà ad un aumento delle disparità territoriali?

L’autonomia differenziata non è un qualcosa che si è inventato la Lega, ma è sancita dall’articolo 116 della nostra Costituzione che prevede, per le regioni a statuto ordinario, la possibilità di chiedere condizioni particolari. Ritengo che l’Autonomia differenziata, oggi in fase di studio in Commissione, consentirà ad ogni regione di poter valorizzare le sue differenze, che possono diventare ricchezza per i territori. Credo che il regionalismo dell’uniformità abbia portato dei danni all’equilibrio del Paese perché ogni regione ha le sue peculiarità e non può essere uniformata, negli interventi, alle altre regioni. Se le regioni potessero, per esempio, gestire autonomamente patrimonio culturale, che al momento sottostà al mistero, potrebbero trarre dei vantaggi. L’autonomia porterebbe i territori a responsabilizzarsi e a svilupparsi. I passaggi cruciali saranno la definizione dei fabbisogni standard e la definizione dei meccanismi perequativi che assicurano il conseguimento dei livelli essenziali delle prestazioni a garanzia del cittadino.

Per quali motivi la Lega è contraria allo Ius Scholae?

Non siamo contrari allo Ius Scholae, ma crediamo che l’acquisto della cittadinanza non possa essere un mercato in cui è sufficiente frequentare cinque anni di scuola per essere italiani. Deve essere un percorso attento, consapevole, convinto. Le norme già esistono. Questa non è una priorità se non per la sinistra che, a fine legislatura, ha portato in aula lo Ius Scholae e la depenalizzazione della cannabis nonostante questi non fossero i temi dell’agenda del Governo. Noi crediamo che in questo momento le priorità siano altre: le difficoltà economiche di famiglie e imprese.

Lei è favorevole a consentire il voto “fuorisede”?

Assolutamente sì. Non capisco perché possano votare gli italiani all’estero e non possano votare ragazzi e lavoratori fuorisede. Non tutti si possono permettere il lusso, nonostante la scontistica sui trasporti, di tornare nel luogo di residenza. Siamo nell’epoca digitale, non si capisce perché non si vuol far votare chi sta lontano nonostante ci siano numerose proposte di legge sul tema depositate in Parlamento.

Quali sono le principali proposte della Lega nell’ambito della scuola e dell’università?

Il nostro programma, in tema di istruzione, inizia con una frase emblematica: Scoprire e valorizzare i talenti per non lasciare indietro nessuno. Questo è il fondamento di tutta la nostra politica. La scuola deve essere innovata. Vogliamo puntare molto sulla formazione tecnica, rendendo gli istituti professionali delle scuole di alta specializzazione che consentano ai ragazzi di essere da subito pronti ad entrare nel mondo del lavoro. Intendiamo fermare il caro libri, garantendo i libri di testo fino alle scuole medie e consentendo la detraibilità fiscale delle spese di cancelleria. Puntiamo alla specializzazione dei docenti, in particolare degli insegnanti di sostegno.

Vogliamo eliminare il numero chiuso nelle facoltà di Medicina: il merito non va dimostrato nel test d’ingresso, ma lo si dimostra nel corso di studi. Puntiamo al sistema alla francese, in cui tutti i ragazzi possono avere accesso al primo anno di medicina e proseguire la carriera accademica a fronte del raggiungimento di alcuni risultati. Occorre migliorare il sistema di orientamento scolastico e sostenere le spese relative agli alloggi per gli studenti fuorisede.

La videointervista integrale

Tilde Minasi, laureata in giurisprudenza, esercita la professione di avvocato. È stata assessore alle politiche sociali nel comune di Reggio Calabria dal 2002 al 2011. Dal 2011 al 2012 ha ricoperto l’incarico di assessore alle politiche ambientali. Nel 2013 è stata eletta consigliere regionale. Viene rieletta al Consiglio regionale della Calabria nel 2020 e assume la carica di capogruppo della Lega. Da novembre 2021 è assessore regionale alle Politiche sociali nella giunta di Roberto Occhiuto. Alle elezioni politiche del 2018 si è candidata con la Lega. Nel 2021 entra in Senato in sostituzione di un senatore deceduto. Si dimette dalla carica il 29 marzo 2022 per proseguire il lavoro in Regione Calabria.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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