Commercio estero: export a +22,1% su base annua

A marzo 2022 il commercio estero extra UE registra un aumento congiunturale per entrambi i flussi. Importazioni a +2,3%, esportazioni a +2,0%.

Secondo l’Istat, a marzo 2022 il commercio estero extra UE registra un aumento congiunturale per entrambi i flussi, lievemente più ampio per le importazioni (+2,3%) rispetto alle esportazioni (+2,0%).

L’incremento su base mensile dell’export è dovuto soprattutto all’aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli (+2,7%), beni strumentali (+2,2%) e beni intermedi (+2,0%). Le esportazioni di beni di consumo durevoli registrano un incremento contenuto (+0,4%) mentre quelle di energia diminuiscono (-1,3%). Dal lato dell’import, la crescita congiunturale è determinata dall’incremento degli acquisti di beni di consumo non durevoli (+4,1%), energia (+3,8%) e beni intermedi (+1,9%).

Nel primo trimestre 2022, rispetto al trimestre precedente, l’export cresce del 7,5%. L’aumento è più sostenuto per beni intermedi (+8,9%), beni di consumo non durevoli (+8,2%) e beni strumentali (+6,8%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 15,5%, cui contribuiscono principalmente i forti aumenti degli acquisti di energia (+25,4%) e beni intermedi (+13,7%).

A marzo 2022, l’export cresce su base annua del 22,1%. L’aumento è esteso a tutti i raggruppamenti ed è particolarmente accentuato per energia (+47,9%) e beni di consumo non durevoli (+28,0%). L’import registra una crescita tendenziale più intensa (+60,9%), anch’essa diffusa e molto elevata per energia (+176,1%).

Il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue è pari a 515 milioni, a fronte di un avanzo di 4.806 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge gli 8.256 milioni (era pari a 2.673 milioni un anno prima). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta, seppur in misura contenuta: da 7.479 milioni per marzo 2021 a 7.742 milioni per marzo 2022.

Il calo delle vendite verso la Russia

A marzo 2022, il commercio estero registra aumenti su base annua dell’export verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27. I più ampi riguardano Stati Uniti (+40,1%), Giappone (+40,0%) e paesi OPEC (+38,9%). Le vendite verso la Russia risultano in forte calo (-50,9%). Gli acquisti dalla Russia registrano un incremento tendenziale molto elevato (+152,8%). Particolarmente sostenuta è anche la crescita su base annua delle importazioni da paesi OPEC (+115,7%), India (+73,2%), Svizzera (+64,3%) e Cina (+58,1%). Diminuiscono le importazioni dal Regno Unito (-21,3%).

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

Simili

Il mercato del lavoro nel II trimestre 2022

Secondo l'Istat, nel secondo trimestre 2022 l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,1% rispetto...

Le discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBTQIA+

L'Istat e l'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) hanno presentato i risultati della rilevazione condotta nel 2020-2021 sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBTQIA+....

Inflazione al 6% su base annua, frena il Pil

Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di luglio 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha...

Def: il Governo taglia la spesa per la scuola

Negli scori giorni, sul sito del Ministero del Tesoro è stato pubblicato il testo del Documento di economia e finanza. Leggendo il testo, è...

Governo in bilico sulla riforma del catasto

Giovedì scorso la maggioranza si è spaccata ancora in Commissione Finanze della Camera sul disegno di legge delega sulla riforma fiscale. L’articolo 6 del...

SOCIAL