La minaccia nucleare sulla guerra in Ucraina

Un'analisi della capacità nucleare russa, dopo le minacce di Putin degli ultimi giorni e l'apertura della Bielorussia agli armamenti atomici.

Mentre continuano incessantemente i combattimenti in Ucraina, aumenta la paura di una catastrofe nucleare. Questa notte, si sono verificati intensi combattimenti nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Domenica 27 febbraio, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare in ottica difensiva. Nella stessa giornata, si è svolto un importante referendum costituzionale in Bielorussia, Paese alleato della Russia. Tra le modifiche, approvate dal 65% dei votanti, vi è l’eliminazione dell’obbligo, per il Paese, di rimanere “zona denuclearizzata”. Il nuovo articolo costituzionale impedisce un'”aggressione militare dal territorio” della Bielorussia ma, come ha spiegato il presidente bielorusso Lukashenko, Minsk potrà schierare delle armi nucleari sul proprio territorio.

La Bielorussia non possiede un proprio arsenale nucleare. Le nuove modifiche, comunque, aprono la porta all’ingresso di armi nucleari russe. Questo avverrà sicuramente se Polonia o Lituania dovessero ospitare delle armi nucleari francesi o statunitensi, ha fatto sapere il presidente Lukashenko. Nel luglio 2020, Vladimir Putin ha approvato un documento che specifica i casi in cui la Federazione Russa può utilizzare l’apparato nucleare. Le armi atomiche possono essere utilizzare in caso di attacco con armi di distruzione di massa o di un attacco alle infrastrutture nevralgiche della Russia che limiterebbe la capacità di risposta nucleare del Paese, se si hanno informazioni affidabili circa il lancio di missili balistici contro il territorio russo o dei suoi alleati, in caso di pericolo per l’esistenza stessa dello Stato.

La capacità nucleare russa

Secondo la Federation of American scientists, la Russia ha a disposizione 4.477 testate nucleari. Tra queste, 2.889 sono custodite nei depositi, 1.588 sono montate sui vettori e pronte ad essere utilizzate immediatamente, 1.500 sono in via di smantellamento. L’unico trattato nucleare esistente tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti d’America è il New Strategic Arms Reduction Treaty, in vigore fino a febbraio 2026. Il trattato obbliga i due Stati ad avere un massimo di 1.550 testate e bombe nucleari e un massimo di 700 vettori nucleari. Quindi, gli obblighi riguardano solo le armi strategiche e non si applicano alle armi con gittata inferiore i 5.500 chilometri.

Alberto Pizzolante

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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