Quirinale, le scelte dei partiti nella prima votazione

Centrodestra e centrosinistra hanno scelto di non indicare alcuna preferenza durante la prima votazione per l'elezione del Capo dello Stato.

Si sta svolgendo in queste ore la prima votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Probabilmente, il quorum dei due terzi richiesto per i primi tre scrutini non sarà raggiunto. Sono 672 i voti necessari per raggiungere il quorum. Sono 1009 gli attuali grandi elettori, a causa della scomparsa del deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano. Il successore di Fasano alla Camera dei Deputati, Rossella Sessa (Forza Italia), sarà proclamato domani. Non parteciperà quindi alla prima votazione.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, durante lo spoglio delle schede leggerà solo il cognome del votato, sia nel caso in cui dovesse essere indicato solo questo sulla scheda, sia nel caso in cui il cognome dovesse essere affiancato dal nome del votato e sia comunque univocamente individuabile il soggetto cui è attribuito il voto. La decisione è stata presa per garantire la segretezza del voto.

I partiti scelgono di non scegliere

La maggioranza dei partiti ha espresso l’intenzione di non indicare alcun nome sulla scheda elettorale. Imbucheranno una scheda bianca nell’urna i grandi elettori del centrosinistra (Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Liberi e Uguali), quelli del centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) e deputati e senatori di Italia viva e di Coraggio Italia.

I grandi elettori di +Europa e di Azione esprimeranno un voto a favore dell’attuale ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Lo hanno annunciato Benedetto della Vedova (+Europa) e Carlo Calenda (Azione), che ha aggiunto: “Non parteciperemo al rito della scheda bianca. È semplicemente un tatticismo per coprire il fatto che i grandi partiti non hanno ancora trovato un accordo. Dopo tanto blaterare di donne, una donna competente c’è. Noi la votiamo convintamente da subito“. I grandi elettori di Alternativa indicheranno il nome di Paolo Maddalena.

Liliana Segre, senatrice a vita, ha partecipato al voto. “Il voto è segreto, non lo direi mai a nessuno cosa ho votato – ha dichiarato la senatrice – e non l’ho detto a nessuno. Sento molto la responsabilità della mia scelta“.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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