sabato, Luglio 27, 2024

Il bullismo diventerà un reato

Approvato un testo che propone di estendere al bullismo la legge 71 del 2017, dedicata al solo cyberbullismo.

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Il bullismo diventerà un reato. La Camera dei Deputati, grazie al lavoro della commissione Giustizia e alla votazione unanime dei membri della maggioranza e della minoranza, ha approvato un testo che propone di estendere al bullismo la legge 71 del 2017, dedicata al solo cyberbullismo.

Il progetto di legge prevede che il bullo, anche quando in gruppo, sarà sanzionato penalmente anche se costringerà all’emarginazione la vittima designata. La pena prevista va da un anno a sei anni e sei mesi. I minori potranno essere affidati ai servizi sociali o a una comunità. La legge prevede anche la confisca degli strumenti informatici usati per bullizzare le vittime. Il supporto psicologico sarà stabilito sia per le vittime che per gli aggressori.

Il testo prevede che le scuole adottino linee di orientamento per definire le procedure di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. In caso di violenze avvenute a scuola, il dirigente scolastico dovrà informare i genitori dei bulli. Se la loro attività di educazione e prevenzione non dovesse avere effetto, sarà tenuto ad informare l’autorità competente. A questo punto la procura della Repubblica, d’intesa con il tribunale dei minori e con il coinvolgimento dei genitori, predisporrà un progetto di intervento educativo che prevederà «attività di volontariato sociale o la partecipazione a laboratori teatrali, a laboratori di scrittura creativa, a corsi di musica, lo svolgimento di attività sportive, attività artistiche e delle altre attività idonee a sviluppare nel minore sentimenti di rispetto nei confronti degli altri e ad alimentare dinamiche relazionali sane e positive tra pari e forme di comunicazione non violente». 

Terminato il progetto educativo, il tribunale dei minori potrà «dichiarare concluso il procedimento, disporre la continuazione del progetto di intervento educativo o adottare un nuovo progetto rispondente a mutate esigenze educative del minorenne; disporre l’affidamento del minorenne ai servizi sociali, disporre il collocamento del minorenne in una comunità, qualora gli interventi previsti dai numeri precedenti appaiano inadeguati».

Il fenomeno

La proposta di legge definisce il bullismo come «l’aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, in danno di un minore o di un gruppo di minori, idonee a provocare sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni».

Secondo uno studio del Censis del 2016, il 52% dei ragazzi dagli 11 ai 17 anni ha subito un comportamento violento o irrispettoso. Uno studio del ministero dell’Istruzione del 2021 ha evidenziato come il 22% degli studenti delle scuole superiori sia stato vittima di violenza.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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