sabato, Novembre 15, 2025

Sciopero a La Fenice

Non ha tregua la rivolta contro Beatrice Venezi, “direttore” d’orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia. Indetto uno sciopero.

Condividi

Non ha tregua la rivolta contro Beatrice Venezi, “direttore” d’orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia, tanto da indurre uno sciopero.

Il 22 settembre Beatrice Venezi è stata nominata, dal sovraintendente Nicola Colabianchi, direttrice d’orchestra de La Fenice. L’ente che gestisce il teatro affida al sovraintende il
potere di nominare le cariche del teatro senza chiedere consiglio a nessuno. C’è da specificare che i sovraintendenti, per la nomina del direttore d’orchestra, si è sempre consultato prima con l’orchestra stessa. Passaggio che questa volta non è avvenuto perché, secondo quanto afferma Colabianchi, non voleva che diventasse un caso politico.

Quello del Direttore d’Orchestra è il ruolo di maggiore rilevanza nel teatro. Tra i suoi compiti troviamo: la preparazione musicale dell’esecuzione dal vivo; lo studio e l’interpretazione delle partiture; la selezione del repertorio, con eventuali modifiche qualora dovessero servire; la coordinazione e gestione delle prove e dei tempi; bilanciamento del suono tra gli strumenti; supervisione delle audizioni dei musicisti; l’organizzazione degli eventi; collaborazione e gestione con le istituzioni musicali e culturali. Tutti compiti che esigono una figura preparata ma soprattutto con esperienza, che sia consapevole di ciò che fa. Esperienza e preparazione che non fanno parte del bagaglio culturale della Venezi. La protesta riguarda, anche se in minima parte, la sua posizione politica.

Per questi motivi, sono giorni che l’orchestra e i lavoratori del Teatro protestano per chiedere la revoca della direttrice, perché considerata non idonea all’incarico. Tanto da portare l’organizzazione sindacale de La Fenice a proclamare uno sciopero per venerdì 17 ottobre, facendo così saltare la prima di Wozzeck di A.Berg. Alle ore 18:00 non si terrà solo uno sciopero ma anche un’assemblea sindacale con concerto gratuito per la città. I musicisti, non solo faranno saltare solo la prima ma addirittura tutte le recite, tutta la stagione invernale compreso il concerto di Capodanno.

Non possiamo prevedere come andrà a finire, ma una cosa è certa: la musica e l’arte non si abbasseranno alla politica o a chi si crede invincibile.

Sullo stesso argomento

Leggi anche

Dello stesso autore