Brasile, Jair Bolsonaro sotto indagine. Trovate le prove del tentato golpe

Secondo un documento sequestrato dalla polizia, Bolsonaro intendeva instaurare lo stato di difesa presso il Tribunale superiore elettorale.

La Corte Suprema del Brasile ha posto sotto indagine l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro per l’assalto alle Istituzioni brasiliane compiuto dai suoi sostenitori l’8 gennaio scorso. La richiesta è stata avanzata dal procuratore generale del Brasile, Augusto Aras. L’ipotesi di reato riguarda «l’istigazione e la paternità intellettuale» degli assalti alle istituzioni brasiliane. Il leader di estrema destra sarebbe colpevole per aver pubblicato un video «che mette in dubbio la regolarità delle elezioni presidenziali del 2022». Ma non solo. Secondo quanto si legge su Folha de San Paulo nel corso di un sopralluogo compiuto dalla polizia federale nella casa di Anderson Torres, ministero della Giustizia nel periodo della presidenza Bolsonaro, è stata rinvenuta la bozza di un decreto elaborata dall’ex presidente che aveva il fine di ribaltare il risultato delle elezioni di ottobre, vinte da Luiz Inacio Lula da Silva.

Bolsonaro intendeva instaurare lo stato di difesa presso il Tribunale superiore elettorale (Tse). Lo stato di difesa, previsto dall’articolo 136 della Costituzione, avrebbe consentito al presidente ancora in carica di intervenire per «ripristinare tempestivamente l’ordine pubblico o la quiete sociale minacciati da grave e imminente dissesto istituzionale». Il decreto, inoltre, prevedeva la formazione di una commissione composta dall’allora presidente Bolsonaro e da membri del ministero della Difesa per supervisionare il Tse, con l’obiettivo di produrre un rapporto che analizzasse lo svolgimento corretto delle elezioni del 2022.

La posizione di Anderson Torres

Anche Anderson Torres risulta indagato. Nominato segretario alla Pubblica sicurezza di Brasilia a dicembre, Torres è accusato di comportamento omissivo. Al momento, l’indagato è negli Stati Uniti, Paese in cui si trova lo stesso Bolsonaro. Se non si presenterà spontaneamente alla polizia per costituirsi entro lunedì prossimo, l’attuale Ministro della Giustizia ne chiederà l’estradizione. Su Twitter, Torres ha scritto: «Come ministro della Giustizia mi sono arrivati suggerimenti e proposte di vario tipo. Sta a chi occupa questo ruolo capire poi quali effettivamente possono contribuire al bene del Paese e quali no».

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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