giovedì, Ottobre 10, 2024

Meloni: «La violenza sulle donne è un dramma nazionale». Il Codice rosso sarà rafforzato

Meloni ha confermato l'impegno del Governo nel contrastare la violenza sulle donne. A breve nuove misure per l'applicazione del Codice rosso.

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«I dati che riguardano le violenze sulle donne continuano a rappresentare un dramma nazionale», ha scritto ieri sui propri profili social la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

«Come Governo – ha aggiunto Meloni – abbiamo molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d’azione: prevenzione, protezione e certezza della pena. Questo Esecutivo rifinanzierà i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio. Ci impegneremo per attuare la legge 53 del 2022 sulla raccolta dei dati statistici in merito alle violenze che le donne subiscono, che ancora necessita dei decreti attuativi e di attività tecniche. Faciliteremo l’adozione di protocolli e migliori pratiche nei Tribunali per un’applicazione sempre più efficace della normativa sul “codice rosso”. Lavoreremo per garantire la certezza della pena, per potenziare le misure di protezione delle vittime e rafforzare il ricorso allo strumento dei braccialetti elettronici, che spesso non vengono applicati perché semplicemente non ce ne sono. Questo Governo è in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio. Lo dobbiamo alle tante vittime, spesso senza giustizia, e a chi ancora oggi è costretta a subire queste barbarie. Siamo e saremo sempre al vostro fianco».

La centralità del Codice rosso

La legge denominata Codice rosso è stata elaborata, nella passata legislatura, dalle allora ministre ministre Bonetti, Carfagna, Cartabia, Dadone, Gelmini, Lamorgese e Stefani. La legge contiene una serie di misure per contrastare la violenza sulle donne. Il provvedimento estende alcune importanti misure previste dal codice antimafia ad alcuni reati come la violenza sessuale, la deformazione permanente del viso e il tentato omicidio. Il provvedimento prevede l’arresto in fragranza per chi viola il divieto di avvicinamento alla vittima. La detenzione cautelare è ampliata a tutti i responsabili di lesioni. Inoltre, il Codice rosso prevede l’erogazione di contributi economici alle donne vittime di violenza. Gli aiuti saranno stanziati già nella fase delle indagini. L’indennizzo ammonterà a 400 euro per 12 mesi.

In una nota congiunta, la Presidente della Commissione giustizia del Senato Giulia Bongiorno e il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini hanno ribadito la centralità del Codice rosso. Secondo i due esponenti della Lega, «il codice rosso ha dato ottimi risultati: molte più donne, infatti, denunciano. L’efficacia della legge, tuttavia, è messa a repentaglio ogni qual volta non viene pedissequamente rispettato il termine di sentire la persona offesa entro tre giorni dalla presentazione della denuncia. Per tutelarne l’incolumità ed evitare quindi che le donne vittime di violenza si sentano abbandonate da chi ha il dovere di proteggerle, stiamo lavorando all’introduzione di nuove misure che garantiscano piena e immediata applicazione delle disposizioni del codice rosso, prevedendo conseguenze processuali in caso di colpevoli ritardi o omissioni». 

Una nuova Commissione d’inchiesta

Il Senato della Repubblica ha approvato all’unanimità l’istituzione di una commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Una commissione d’inchiesta su queste tematiche è stata costituita anche nella passata legislatura: in quattro anni di lavoro ha effettuato 200 audizioni, 117 sedute che ha approvato all’unanimità 12 relazioni. Il lavoro della precedente commissione d’inchiesta è confluito nella relazione finale approvata il 6 settembre scorso.

La Ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, ha annunciato il raggiungimento di un accordo con Poste italiane per pubblicizzare il 1522, numero gratuito e attivo 24 h su 24 per richieste di aiuto su violenza e stalking.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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